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Immagine del redattoreTeam Isam

Perché la siccità aumenta il rischio di inondazioni

In questi lunghi mesi di siccità, come sempre accade in circostanze simili, la speranza comune è arrivi al più presto la pioggia. Quando poi effettivamente la pioggia torna, però, la situazione degenera in breve tempo e si verificano alluvioni e inondazioni.



Perché accade?


L’assenza di pioggia in un periodo prolungato di tempo impoverisce il terreno, in termini di nutrienti. Esso, di conseguenza, si secca.

Se la siccità investe un periodo lungo, come quello appena vissuto, il terreno diventa talmente arido da far fatica ad assorbire l’acqua una volta che essa si presenta.

Dopo mesi di siccità, dunque, la terra non è preparata per accogliere il volume d’acqua generato da violente precipitazioni. L’acqua piovana tende quindi ad accumularsi in superficie, non essendo drenata a sufficienza, provocando delle inondazioni.


L'esperimento dell'Università di Reading


Per dimostrare questo fenomeno in modo chiaro e semplice, l’Università inglese di Reading ha recentemente postato sui suoi profili social un esperimento in cui viene messa a confronto la capacità di assorbimento di un terreno umido, di un terreno in un’estate definita “normale” e di un terreno molto arido a causa della siccità.


Fonte: profilo Twitter @UniofReading


Viene rovesciato un semplice bicchiere d’acqua sul terreno, lo stesso in termini di quantità, sui tre diversi terreni. Le tre situazioni sono tra loro molto differenti: il primo terreno, quello umido, drena il liquido in una manciata di istanti. Leggermente più lunghi i tempi di assorbimento del secondo terreno. Il terreno arido per la siccità invece impiega un tempo esponenzialmente maggiore di tutti: dopo un minuto, infatti, oltre la metà della quantità d’acqua giaceva ancora sopra la superficie.


Il perché dell'esperimento


Il motivo della diffusione dell’esperimento risiede nella volontà, da parte dell’Università inglese, di ricordare quanto questo periodo di siccità che ha investito il Regno Unito così come gran parte dell’Europa, sia da considerare un gran campanello d’allarme per il futuro.


A causa del cambiamento climatico, infatti, le stagioni aride all’insegna della siccità, come quella appena vissuta, saranno sempre più frequenti. Allo stesso modo, lo saranno anche le precipitazioni violente e copiose.

Il vero pericolo, come confermato dall’esperimento, risiede proprio nella combinazione di queste due situazioni.



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